Dal Klondike ai mari del sud: il nuovo Atlante di Jack London
Il nuovo "atlante dell'immaginario" ci catapulta tra le potenti pagine di Jack London, a fianco di protagonisti ardimentosi e attraverso paesaggi che sono puro terreno di sfida per avventurieri di ogni età.
Avventurarsi nelle pagine di Jack London è come salire a bordo di un veliero lanciato verso l’ignoto. Un’esperienza che, tra ghiacciai, deserti e oceani in tempesta, affascina da più di un secolo i lettori di ogni età. E proprio per raccontare la potenza della sua "letteratura selvaggia" arriva nelle librerie l’Atlante delle storie di Jack London, una collezione di estratti dai suoi grandi classici, splendidamente illustrati da Marco Paci e selezionati e tradotti da Anselmo Roveda.
Il volume è il sesto capitolo della serie Atlanti dell’Immaginario, un progetto nato per portare i lettori più giovani (e non solo) alla scoperta dei grandi classici dell’avventura. Ideati e curati da Anselmo Roveda, gli atlanti sono uno scrigno di avventure per chiunque desideri esplorare luoghi e sentimenti attraverso la lente dei classici. Ogni volume rappresenta un punto di incontro tra letteratura e geografia, portando il lettore in viaggio tra le meraviglie del mondo reale e immaginario.
Dopo il successo dei volumi monografici dedicati a Emilio Salgari e Jules Verne, ecco il racconto delle grandi frontiere e dell’eterno confronto tra uomo e natura. I testi selezionati attraversano alcune delle opere più iconiche di London, come Zanna Bianca, Il tallone di ferro e Martin Eden, ognuna resa con una nuova e accurata traduzione, per riaccendere il vigore di un autore senza tempo. Dalle nevi dell’Alaska, dove si muove Buck nel leggendario Il richiamo della foresta, ai venti impetuosi del Giappone in Storia di un tifone al largo delle coste del Giappone, fino al Messico di Il messicano, ogni pagina è un invito al viaggio, un varco verso mondi in cui natura e spirito umano si confrontano senza paura. Il linguaggio diretto di London, così crudo e realistico, guida il lettore attraverso sfide, speranze e ideali di inizio Novecento, stimolando una riflessione sempre attuale su libertà e scoperta. Qui l’avventura non è solo intrattenimento, ma una sfida aperta: la natura selvaggia e la vita vissuta al limite diventano metafora della crescita e della ricerca di sé, un invito a spingersi oltre e inseguire l’orizzonte, per sfidare il proprio destino.
Le illustrazioni di Marco Paci non accompagnano solo i testi ma li completano, regalando a chi sfoglia il libro un’esperienza immersiva. Con uno stile che mescola più tecniche, tra colori intensi e giochi di luce, Paci cattura l’essenza di ogni paesaggio – dalle bianche distese di neve ai deserti battuti dal sole – dando vita a scene che sembrano quadri, vibranti di energia e passione. La magia dei disegni permette a ciascun lettore di rivedere se stesso in queste terre lontane, riscoprendo la natura selvaggia come specchio delle sfide interiori dell’uomo.
Anselmo Roveda, (1972) vive a Genova in una casa affacciata sul porto. Scrittore e studioso di letteratura; è coordinatore redazionale del mensile «Andersen», direttore della rassegna letteraria «Cabirda» e professore a contratto all’ISIA di Urbino. Ha pubblicato saggistica, narrativa e poesia; nell’ambito della letteratura per ragazzi ha pubblicato oltre venti volumi, alcuni dei quali premiati e tradotti all’estero.
Marco Paci (1975), disegnatore ravennate, studia a Bologna, vive a Verona per seguire la passione del teatro, poi torna a Bologna. I suoi disegni sono diventati albi illustrati e fumetti (più volte premiati), scenografie e pupazzi, finendo anche su muri e video animati. Si diverte a far disegnare piccoli e grandi. Dipinge dal vivo, per presentare i suoi libri o raccontare altre storie, unendo colori e parole con il teatro d’animazione. Ha collaborato con il Teatrino dell’Es, è tra i fondatori di Murmureteatro e collabora con la compagnia di teatro d’ombre e didattica alternativa Macinapepe.