Radiodramma e arte radiofonica
Una ricerca che trae origine dal quesito, antico quanto la radio stessa, se sia esistita o possa esistere un'arte specificamente radiofonica. L'indagine è condotta sul vasto e variegato repertorio dell'emittente nazionale in un periodo che va dal 1924 (anno di fondazione dell'URI) agli inizi degli anni Settanta, e si dipana attraverso l'esame sistematico di produzioni drammatiche della RAI finora mai esplorate con strumenti di analisi critico-scientifica, ricerche d'archivio condotte presso le sedi RAI di Roma e di Milano e in Fondazioni diverse, lo spoglio delle riviste radiofoniche nonché interviste con autori, tecnici e compositori. Dopo un'accurata ricostruzione del dibattito intorno alla politica culturale e alla produzione artistica della radiodiffusione italiana dalla fine degli anni Venti al secondo dopoguerra, si propone una teoria funzionale della musica nel radiodramma che, oltre a permettere una puntuale classificazione del repertorio considerato, offre stimolanti spunti per la definizione di un genere. Gli ultimi due capitoli sono dedicati alla storia del prix Italia e all'analisi degli eventi che portarono alla nascita dello studio di Fonologia, laboratorio elettronico della RAi di Milano fondato da Luciano Berio e Bruno Maderna. Chiude il volume una vasta selezione di documenti (soprattutto inediti) relativi agli argomenti presi in esame).