Storia della danza italiana

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Storia della danza italiana

Adesso, finalmente, con la Storia della danza italiana, il lettore e io possiamo avere accesso a un volume che traccia il percorso di sei secoli di danza teatrale in Italia e che farà anche percepire la sua connessione con la storia generale europea.

dalla Premessa di José Sasportes, curatore del volume.

La storia del balletto in Europa è stata finora scritta tenendo il più delle volte Parigi al centro di ogni trasformazione; l’assenza di una storia complessiva della danza nel nostro Paese ha reso infatti più difficile agli storici e agli appassionati l’osservazione di quanto proprio l’Italia, con i suoi diversi centri di produzione e le sue personalità di spicco, abbia rappresentato una sorta di motore nascosto per questa ricca vicenda artistica e culturale.

Lo scopo di questo libro è quello di fornire il tassello mancante alla ricomposizione del mosaico, seguendo il ballo teatrale italiano nella sua evoluzione storica e nei suoi molteplici intrecci con le altre realtà europee: la fioritura dei balli spettacolari nell’Italia delle corti rinascimentali, la nascita del ballo teatrale, la comparsa della figura del maestro di balletto e la pubblicazione dei primi trattati; la fusione dei codici spettacolari e gli incroci con il melodramma nella sontuosità immaginifica della danza barocca; il ballo pantomimo, il coreodramma, le controversie sul ballo degli intellettuali illuministi e l’emancipazione dello status sociale del ballerino fra Sette e Ottocento; l’esplosione del balletto romantico, il dominio delle grandi stelle italiane sui palcoscenici di tutta Europa e i legami con il mondo letterario e artistico risorgimentale nella costruzione di un’identità nazionale; il contrastato impatto dei Balletti Russi, la nascita delle avanguardie italiane e la frammentazione delle esperienze, gli anni d’oro del divismo e la parabola delle grandi compagnie teatrali italiane nel Novecento, fino a un panorama completo dello stato attuale della danza in Italia.

Il volume si articola in sei ampi blocchi cronologicamente ordinati, ciascuno affidato a un esperto sotto la supervisione del curatore. L’esposizione è condotta incrociando le questioni storiche e tecniche della danza con quelle delle altre arti, in modo da rendere evidente il ruolo del balletto nella formazione del gusto e persino dei pregiudizi di ciascuna epoca; il sistema produttivo e le condizioni di ricezione da parte del pubblico sono quindi tenuti al centro di una narrazione vivace e articolata, attenta sia a delineare le grandi linee evolutive sia a dare il giusto risalto ai casi particolari degli artisti e delle compagnie più infl uenti e innovative.

Il volume contiene i contributi di Ornella Di Tondo, Rita Maria Fabris, Maurizio Padovan, Francesca Pedroni, Silvia Poletti, Rita Zambon.