Cento vini per un cin cin all'italiana
Cento etichette raccontate dalla wine-lady più rock e interpretate da tre illustratori di grande talento.
Il grande libro illustrato del vino italiano è un Gran Tour enologico, un viaggio dal Nord al Sud della penisola italiana tra bianchi e rossi, rosé e orange wines, posizionando sulla mappa cento etichette scelte da Eleonora Guerini – già direttrice della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso – una delle maggiori esperte di vino d’Italia.
Scrive Guerini nella sua introduzione: “In questo libro trovate cento vini, ma non una classifica. Non è nemmeno un libro sui migliori vini italiani. E non è certamente un libro definitivo anche se è un libro selettivo (nonostante l’essere selettivi sembri essere passato di moda). È un libro d’amore, perciò è un libro mutante, mutevole, mutabile. Che vive di slanci, ritratti, riconoscimenti e sorprese“. E ancora: “Quello che questa selezione racconta sono soprattutto storie di vita vissuta, di momenti condivisi, di donne e uomini incontrati lungo un percorso di 25 anni che non ha mai smesso di incuriosirmi, appassionarmi, sorprendermi.”
Un percorso che Eleonora Guerini ha distillato in cento proposte per un’ottima bevuta, a loro volta suddivise in dieci categorie tematiche: dai “nuovi equilibri” agli “innamoramenti”; dai vini da tutti i giorni – gli “School Night Wines”–, a una selezione speciale di solo Chianti Classico; dai “vini di sale” ai “saranno famosi”; dai “figli della cooperazione”, alle quote rosa, i “Pussy Power”; per finire con “gli intramontabili” e i vini “a colpo sicuro”, quelli che fanno sempre fare bella figura. 100 illustrazioni per dare “colore” al vino A rendere ancora più belle le schede del Grande libro illustrato del vino italiano hanno contribuito tre talentuosi artisti – Fernando Cobelo, Beppe Conti e Rebecca Valente – che con le loro illustrazioni hanno saputo dare corpo e sfumatura alle parole dell’autrice, ognuno con il proprio tratto distintivo.
Eleonora Guerini, per anni curatrice della guida Vini d’Italia del «Gambero Rosso», è tra le più autorevoli esperte di vino della nazione. E sicuramente è la più rock. Ha studiato enologia negli anni Novanta, prima a Torino e poi in Borgogna. Oggi si occupa di strategia per un grande produttore italiano. Vivrebbe a Torino, se non fosse in perenne movimento.
Beppe Conti è un graphic designer e collage artist torinese. Il suo lavoro – o per meglio dire, quella che lui considera la parte migliore del lavoro – è esprimere concetti fondendo immagini attraverso l’uso del collage. Combina diverse tecniche digitali con elementi analogici, mescolando immagini vintage, texture e colori. Nelle sue composizioni si possono trovare simboli, elementi botanici e tratti di anatomia, il tutto assemblato per rimandare a scenari surreali e antichi, al sogno, all’inquietudine e al caos. Ama, infatti, trarre ispirazione dalle atmosfere del misticismo orientale, dal simbolismo e dall’esotismo.
Fernando Cobelo è un illustratore venezuelano che lavora con linee pulite, definite, essenziali, infantili anche. Crea opere che parlano di un universo pieno di sogni surrealisti e incubi molto reali, con un’espressione ingenua e semplice. Illustrazioni che stuzzicano i pensieri, muovono i sentimenti e trasportano in un mondo di affascinanti incontri personali. Questo approccio emozionale gli ha permesso di lavorare con clienti come Google, Walt Disney Studios, Corriere della Sera, Unicef, Vanity Fair, Lavazza, Zanichelli, Huawei, Armando Testa, Lonely Planet, Ryot Studio, Swatch, Moleskine, Skillshare, Medici senza Frontiere, Nova School of Business and Economics, Lomography, e pubblicare libri con Penguin Random House ed Ediciones Hidroavion. Fernando ha insegnato e tenuto diverse attività didattiche in alcune università e istituti italiani quali IED, LUISS e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e in molti atenei internazionali in Messico, India, Russia, Cina, Venezuela, Bulgaria e Turchia.
Rebecca Valente è nata ad Asti nel 1997. Diplomata in Arti Figurative al liceo artistico Benedetto Alfieri, si è laureata in Pittura e Illustrazione all’Accademia delle Belle Arti di Cuneo. È appassionata di luoghi abbandonati e ama essere il più possibile attiva nel sociale. L’ambiente, il femminismo e la migrazione sono temi che le stanno particolarmente a cuore, ma anche le storie legate alla terra, alle colline e alla campagna. Lavora con tecniche miste e soprattutto tradizionali anche se ama che tutto questo si contamini con colori vivi e digitali.