Caro Johannes!
"... Ma non riesco a stare tranquillo senza prima averti detto, caro vecchio amico, che oggi mi hai regalato delle ore davvero felici. E comincio a pensare che tu hai sempre avuto e hai tuttora la parte più grande nelle ore migliori della mia vita, ricche come pochi mortali possono immaginare... Ho avuto la fortuna di vivere con te una grande parte della tua maturazione, e tu con me. Questo è un legame come quello che lega i fratelli nelle buone famiglie. Ognuno va per la sua strada, ma ci si ritrova sempre insieme".
Così il chirurgo e critico musicale Theodor Billroth sembra voler sintetizzare il significato della lunga amicizia, tutta vissuta sul filo di una grande passione musicale, che lo legò per un trentennio a Brahms e alle sue composizioni, sullo sfondo di una Vienna in cui si muovono i grandi nomi della musica dell'Ottocento.
L'epistolario raccoglie, in settantotto lettere, la parte essenziale del più vasto carteggio Billroth/Brahms che si sviluppò tra il 1865 e il 1894.