Egitto
Borges racconta che una colonna dell'immenso portico che circonda il cortile interno della moschea di 'Amr, al Cairo, una vera foresta di pietra (le colonne sono romane, copte, bizantine, frutto di infinite spoliazioni), racchiude, né più né meno, l'Universo.
"Nessuno, certo, può vederlo, ma chi accosta l'orecchio alla superficie afferma di percepire, dopo un po', il suo incessante rumore...". Lì si troverebbe appunto un Aleph, un occhio di Dio in questo mondo. Ho ritrovato quella pagina mentre aspettavo, come un rabdomante, i "segni" che avrebbero indicato la meta del prossimo viaggio: la pagina del libro si è aperta e l'occhio è caduto su quelle righe; il viaggio era deciso. Il Cairo, l'Egitto.
Il volume è riproposto in un nuovo formato e la trascrizione dei testi, integrata nella foliazione, rende più agevole la lettura.