L'ultima ferita
«È l’unico modo che abbiamo per vivere davvero, non credete?»
«Cosa?»
«Trasformare in una storia la nostra vita.»
Maya ha da poco lasciato Parigi per trasferirsi nel minuscolo villaggio di Barneville, in Normandia. Lì trascorre le giornate insieme al nonno nella falegnameria dietro casa, condividendo con lui la passione per l’intaglio e le storie. Un giorno, Maya accompagna il nonno dalla Donna della Casa di Pietra, una guaritrice che usa metodi molto antichi e quasi magici per curare i suoi pazienti. Durante il rito, un paio di strane forbici sfuggono di mano, graffiando la ragazza sotto l’occhio sinistro.
Da quel momento, la vita di Maya cambierà per sempre. Perché quella sotto il suo occhio non è una semplice ferita: è una porta, un varco che le permette di avventurarsi in un altro secolo, quello in cui è vissuta la prima proprietaria delle forbici portentose, Marie Catherine D’Aulnoy. Ogni volta che si ferisce, anche accidentalmente, Maya viene catapultata nella Francia del 1600 e prende parte a inseguimenti in carrozza e fughe notturne, stringe amicizia con marinai e gitani ma, soprattutto, si sente sollevata dal pesante vuoto che la schiaccia nella vita di tutti i giorni. Due sono le strade che Maya ha di fronte: continuare a rifugiarsi in un tempo non suo, o imparare da Marie, con caparbietà e astuzia, a mantenere viva la magia anche nel presente.