La Casa del Leone
Venezia, 1522. Il Gran Consiglio della Repubblica si riunisce per ascoltare le ultime informazioni provenienti da Istanbul: il Sultano ottomano, il “Gran Turco”, ha tutto ciò che gli serve per scatenare una guerra totale. Entro la fine del decennio, una vasta area dell’Europa sarà sotto il dominio musulmano.
Utilizzando le tecniche di un romanzo, La casa del leone, scritto quasi interamente al presente, racconta un dramma coinvolgente di spionaggio e di potere internazionale nell’Europa del XVI secolo – un’epoca in cui la grande paura della cristianità era Solimano il Magnifico, che contendeva all’Imperatore del Sacro Romano Impero il titolo di “Sovrano del Mondo”, e il suo terrificante comandante pirata Barbarossa.
Oscillando fra le stanze private e il campo di battaglia, tra lo splendore e la ferocia, il libro richiama con sorprendente immediatezza le paure e gli stratagemmi dei vari mediatori, diplomatici e concubine che furono portati da tutto il mondo alla corte di Solimano e nell’orbita del suo immenso potere.
La Casa del Leone non è solo la storia di superpotenze europee rivali in un duello esistenziale, né dell’ascesa a un vertiginoso potere dell’uomo che da solo ha governato sia l’Occidente che l’Oriente, ma una storia intima e senza tempo del potere stesso.

