L'esperienza musicale
"Uno dei principi fondamentali della teoria della ricezione è quello secondo cui il significato di un testo non deriva soltanto dall'atto della produzione o, come si diceva nei termini dell'estetica romantico-idealistica, della creazione. Finché il testo non viene letto, e quindi il suo significato non viene "costruito" nella mente del lettore, esso non è compiuto... Sostenere che un'opera ottiene un senso solo in quanto viene eseguita e ascoltata non significa semplicemente che la musica è fatta per essere eseguita e ascoltata, ma che l'opera è il risultato di un rapporto "dialogico" con il fruitore che la "costituisce" conferendole un senso... Il significato dell'opera non è fissato una volta per sempre nell'atto della sua creazione, ma si "concretizza" di volta in volta nel rapporto con il suo interprete (esecutore o ascoltatore). Ciò comporta anche che la storia della musica non possa fare a meno di essere anche storia della sua ricezione... Gli effetti della musica sul'ascoltatore, le modalità della percezione acustica e della ricezione musicale sono stati oggetto dell'attenzione degli studiosi a partire dalla fine del secolo scorso". Sono qui raccolti, per la prima volta in Italia, i testi storici fondamentali dei maggiori esponenti della teoria della ricezione musicale (H. R. Jauss, R. Ingarden, Z. Lissa, K. Kropfinger, M. Zenck, H. Rosing, C. Dahlhaus, H.H. Eggebrecht, J. Stenzl) per la cura, e con contributi originali di due giovani studiosi italiani, Gianmario Borio e Michela Garda, che a questo ambito di indagine dedicano da tempo una particolare attenzione.