Musica e medicina
Separando miti e leggende dalla verità storica, l’autore di questo libro ha condotto approfondite ricerche in molti archivi europei per indagare la storia medica di venti grandi compositori, da Johann Sebastian Bach a George Gershwin.
Fino a che punto l’arte può essere influenzata dalle condizioni di salute dell’artista? La sordità di Beethoven, la malattia mentale di Schumann, l’afasia di Ravel, che peso hanno avuto sulla loro attività? Se, per esempio, Antonio Salieri avesse saputo che Mozart soffriva di un’insufficienza renale cronica che lo avrebbe portato alla tomba, si sarebbe dato tanta pena per smentire di averne provocato la morte con il veleno?
O’Shea traccia la storia clinica dei compositori avvalendosi non solo delle testimonianze d’epoca – spesso sostenute dall’ansia di rintracciare nelle caratteristiche fisiche i segni della genialità – ma anche delle più recenti ricerche nel campo della storia della medicina. Ne risulta un modo curiosamente nuovo di studiare e analizzare i grandi musicisti del passato, mettendo in discussione ipotesi e miti che parevano ormai consolidati.