Verdi
Chi fu davvero "l'uomo Verdi?" E quale immagine se ne trae da questa ampia antologia curata con grande rigore scientifico da Marcello Conati, scegliendo tra le interviste e gli incontri più significativi con giornalisti, letterati e musicisti che ebbero modo di avvicinarlo? Due domande non retoriche, poiché a distanza di un secolo dalla sua scomparsa, conosciamo assai meglio il compositore attraverso la sua opera che nel profondo della sua personalità. "Molto più facile penetrare nei segreti militari del Pentagono o del Cremlino, o nella clausura di un convento di trappisti che nell'animo di Verdi", ammonisce infatti l'autore facendo proprie leparole di Massimo Mila. Per tentare, almeno, di violare quei segreti Conati usa soltanto la forza di una documentazione preziosa, attentamente vagliata e commentata, con l'ambizione di accertare obiettive verità storiche al di là di ogni tendenziosa deformazione, sfatando leggende e luoghi comuni che troppo a lungo hanno determinato una visione incompleta - quando non ingannevole - del nostro massimo autore melodrammatico.