Tutti a cena fuori: arrivano i Cento!
Una consuetudine affermata, una classifica imperdibile, una collana che è ormai un evento: tornano in libreria i Cento per l'edizione 2019.
La collana di guide ai ristoranti “I Cento” nasce nel 2008 da un’idea di tre critici torinesi, Stefano Cavallito, Alessandro Lamacchia e Luca Iaccarino: quella di un vademecum locale, aggiornato, che raccogliesse sia i ristoranti “da occasione” che le trattorie più veraci. Insomma, uno strumento utile a chi ama mangiare fuori nella propria città.
Nel 2014, oltre a Torino si aggiungono due delle grandi città del cibo italiano: Milano e Roma.
I 100 locali recensiti sono divisi in due sezioni: i cinquanta migliori ristoranti “top” – ordinati in una ferrea (ma giusta) classifica – a cui seguono le recensioni di cinquanta ottime soste popolari, dall’osteria al bistrot, fino al cibo di strada, adatte a chi mangia fuori tutti i giorni.
Tutte le mete raccolte in questa seconda sezione hanno in comune una fascia di prezzo, sotto i 25 euro a Torino, sotto i 35 a Milano e Roma. Dalla cucina orientale alla trattoria ruspante, dalla pizzeria (di qualità) al bistrot, senza nessun pregiudizio estetico, nella sezione “pop” c’è posto per ogni tipo di locale, purché ne sia degna la sua cucina.
Sono passati 10 anni dalla prima edizione dei Cento di Torino. Molta acqua sotto i ponti, molte camicie smacchiate, molti conti pagati: ma il risultato è un’altra bella edizione della guida che fa della piacevolezza del racconto e della precisione dei contenuti la propria forza. Nel 2019, oltre alle molte conferme, anche 25 nuove schede.
I Cento di Milano, la guida che racconta i migliori ristoranti e trattorie della città, raggiunge quest’anno la sesta edizione. Una scena ristorativa in continuo fermento: 24 in totale le nuove schede, con molte aperture eccellenti di grandi chef nazionali che si affacciano sulla scena milanese, e una costante ricerca e apertura ai sapori internazionali.
I Cento di Roma, la guida che racconta le migliori tavole della capitale, raggiunge quest’anno la sesta edizione. E il 2019 è un anno foriero di molte novità su entrambi i fronti, quello della cucina alta e quello della cucina popolare. Ventidue in totale le nuove schede, un turnover leggero (l’anno precedente erano state ben 34) che è segnale della stabilità raggiunta dalla buona cucina romana.
