Allacarta: una collana per portare il mondo dentro di sé
Prendi un manipolo di scrittori talentuosi. Chiedi loro di trasformasi in viaggiatori. Chiedi loro di inventarsi gastronomi. Mandali in giro per il mondo.
Al loro ritorno, accoglili, falli accomodare al tuo tavolo. Chiedi di raccontarti le storie che hanno vissuto, i piatti che hanno mangiato, le persone che hanno incontrato.
Così è nata Allacarta, una collana piccola, curiosa e speziata. Che racconta il mondo attraverso le voci personalissime dei migliori narratori italiani. Chiedendo loro di usare, come sempre, occhi, orecchie, mani e sensibilità. Ma sopratutto, innanzitutto, la bocca.
Il cibo è il modo più immediato per conoscere un luogo, una cultura. Il cibo si mangia. Il cibo va dentro il corpo. E poi ci sono gli spazi del cibo, le persone del cibo, i riti del cibo.
Che sono uguali e diversissimi a migliaia di chilometri di distanza.
Un valoroso manipolo di curiosi e golosi rientrato a casa con pagine fitte di testo e macchie d'unto.
Fabio Geda è partito da Torino per raggiungere il Grande Ossimoro: Tokyo. Qui il cibo ha a che fare con lo spirito, con un sapore sconosciuto - l'umami - ed è innovazione continua, che però in filigrana mostra 2000 anni di storia. Il suo libro è Itadakimasu - umilmente ricevo in dono. | ||
Andrea Bajani ha scoperto che Berlino è un pianeta a sé, in cui si mangiano "cilindri di carne marrone", si comprano case nel weekend e si diventa artisti in un pomeriggio. Il suo libro è È bellissimo il vostro pianeta. | ||
Paolo Cognetti ha lasciato il suo isolamento montano, è andato a New York ed è tornato qua, per raccontare il suo personalissimo, disintegrato Giorno del ringraziamento. Il suo libro è Tutte le mie preghiere guardano verso ovest. | ||
Marco Malvaldi ha caricato moglie e figlio, è andato a Barcellona e s'è mangiato tutto, senza lasciare nulla agli altri, se non le storie che ci ha portato indietro. Per la collana Allacarta ha scritto La famiglia Tortilla. | ||
Davide Enia è andato vicino nello spazio – a Roma – ma lontano, lontano nel tempo, tra fragor di bombe e rappresaglie, per scoprire che la carbonara è stata prima di tutto, soprattutto uno straordinario comfort food. Il suo libro per la nostra collana è Uomini e pecore. |
Poi altri partiranno. Mangeranno. Torneranno. E ci racconteranno il mondo che si sono portati con sé. Anzi: dentro di sé.