Città epica
A quasi 40 anni, Kushanava Choudhury, figlio della borghesia bengalese emigrata negli Stati Uniti, decide di tornare nella città delle sue origini per esplorare una delle possibili vie al “buon vivere”: la riconciliazione con il proprio passato. Kushanava ci racconta tutto ciò che, con questo obiettivo nel cuore, ha imparato dalle strade di Calcutta, intrecciando una doppia storia d’amore: quella per Durba, la donna che il narratore ha sposato, e quella per le proprie radici, perdute e forse ritrovate.Tutto giocato sul confine tra romanzo, autobiografia e reportage, Città epica accompagna il lettore attraverso i vicoli della metropoli bengalese, additandone le contraddizioni e subendone il profondissimo fascino; ma affronta anche il delicato tema della migrazione, intesa come desiderio di riscatto di chi tronca ponti e legami per rifarsi una vita altrove, e si ritrova, atomizzato e sradicato, in nuove metropoli aliene. Passo dopo passo, strada dopo strada, fra l’aprirsi di scorci inattesi, la comparsa di personaggi improbabili e i ricordi che gli affollano la mente, Choudhury ci avvince nella seduzione di una città che pare senza futuro, ma che non rinuncia a vivere fino in fondo il suo caotico presente senza fine.