In Etiopia con un mulo
In anticipo sui tempi e sulle mode, Dervla Murphy intraprende, nel 1966, con la sola compagnia del fido mulo Jock, un trekking estremo nell'impervia regione degli altipiani etiopici: quasi 1700 chilometri di salite e discese estenuanti in tre mesi di viaggio, che l'autrice trascorre a stretto contatto con gli abitanti locali. I tucul infestati dalle cimici, i disagi della sete e della fame, il pericolo degli shifta, i banditi delle montagne, diventano così elementi di un'avventura avvincente, soprattutto sotto il profilo umano, che la Murphy affronta con straordinaria capacità di resistenza e imperturbabile humour.
Le credenziali di Dervla Murphy sono ben altro che un'indole ardimentosa e polpacci rubusti ... i resoconti delle sue peregrinazioni la pongono tra i migliori narratori di viaggio degli ultimi vent'anni. ("Observer")
Una delle migliori qualità di Dervla Murphy è la sua grande carica umana. L'autrice non ha reticenze a confessare che ha bisogno, ogni tanto, di concedersi una birra; spasima per le sue sigarette; perde spesso le staffe; fa passare alla dogana merci di contrabbando. Una figura più virtuosa non sarebbe altrettanto affascinante. ("Daily Telegraph")