La mia vita
Joséphine Baker è stata una delle personalità più affascinanti e straordinarie del Novecento. Con quell’inimitabile sorriso sulle labbra che fece letteralmente impazzire l’Europa, non smise mai di reinventarsi e di stupire, dagli esordi negli anni Venti fino alla scomparsa, nel 1975.
Ballerina, cantante, attrice teatrale e cinematografica, intrattenitrice, e poi partigiana e agente segreto nella lotta contro il nazismo, paladina antirazzista, animalista, attivista appassionata nel campo dei diritti umani, la sua vita è stata un turbine di leggerezza, di coraggio, di intelligenza e di follia.
In questo libro di ricordi, raccolti nel 1948 dal giornalista e scrittore Marcel Sauvage, Joséphine racconta la difficoltà dei suoi primi passi in una società francese degli anni Venti apertamente razzista, gli inizi a Parigi con la “Revue nègre”, il trionfo alle Folies-Bergère, gli amori, l’impegno nella resistenza, le lotte contro ogni pregiudizio.
È un racconto scanzonato, buffo, spesso commovente e sincero, il ritratto fedele di un mondo scomparso. Ma guai a non prenderlo sul serio, perché oggi il nome di Joséphine Baker è scolpito nel Panthéon dei francesi, accanto a Marie Curie, a Victor Hugo e a Simone Veil. In quella Parigi che lei seppe rendere felice, luminosamente ricambiata.
> Euronews: ritratto di Josephine Baker
Rassegna stampa: un ritratto completo della Baker
> Il Post: Chi era Josephine Baker
> La Repubblica: Le esequie di Josephine Baker vengono traslate al Pantheon di Parigi nel 2020
> Corriere della Sera: La vita segreta di Josephine Baker oltre il palcoscenico: una spia della resistenza francese contro il nazismo
> TG1: Josephine Baker tra gli immortali di Francia
> Vogue Italia: la storia di Josephine Baker attraverso le sue foto e i suoi ritratti più famosi