Le strade dell'uomo
Ogni strada racconta una storia di lotta: per il profitto, per la vittoria in battaglia, per la scoperta e l'avventura, per la sopravvivenza e lo sviluppo, o semplicemente per la vita.
"Se ce l'avete, è perché un camion ve l'ha portato": è la scritta che può accadere di leggere sul paraurti di un camion negli Stati Uniti, e serve a ricordare a un mondo ossessionato dalle reti informatiche l'importanza che ancora riveste, per la civiltà umana, la più antica delle vie di comunicazione: la strada. Le strade uniscono il nostro mondo, tanto metaforicamente quanto letteralmente, trasformando i paesaggi e le vite degli uomini. Le strade hanno un enorme impatto sulle comunità, mettendo in comunicazione o dividendo, portando la conoscenza e la malattia, gli strumenti di pace e quelli di conflitto; le strade, soprattutto, rivelano più di ogni altra opera della creatività umana le ansie, le speranze e le paure di chi le ha costruite e di chi le utilizza. In questo libro Ted Conover racconta sei strade che in qualche modo stanno contribuendo a rimodellare il nostro pianeta, e lo fa unendosi a chi le percorre ogni giorno. A ogni strada è legato un tema: sviluppo contro sostenibilità ambientale, a ritroso il viaggio di un prezioso carico di mogano attraverso le Ande peruviane, fino al bacino amazzonico dove viene illegalmente tagliato; isolamento contro progresso, camminando sul pericoloso letto ghiacciato di un fiume nel Ladakh, in compagnia di un gruppo di bambini in viaggio verso l'istruzione scolastica; occupazione militare e vita quotidiana, insieme ai soldati di pattuglia e ai lavoratori pendolari in Cisgiordania, fra posti di blocco, urbanizzazione selvaggia e pericolo di attentati; vie del commercio e trasmissione delle malattie, fra i camionisti sulle strade della prostituzione e della diffusione dell'aids nell'Africa orientale; mobilità e trasformazione sociale, fra gli eccessi dell'impressionante boom automobilistico cinese; apocalissi urbana e futuro delle città, a bordo delle ambulanze che sfrecciano nel caotico sviluppo della megalopoli di Lagos, in Nigeria. Con il suo occhio per il particolare e la sua capacità di raccontare le vite e i destini, Conover ci ricorda che se oggi da più parti si sente il bisogno di rimettere in discussione la cultura della mobilità a tutti i costi, la strada rimane quella grande via di fuga dalle ristrettezze del presente che ha alimentato secoli di scrittura 'on the road', e pur con tutte le sue contraddizioni e i suoi pericoli, è ancora il luogo in cui l'umanità incontra se stessa, e all'uomo appare in tutta la sua realtà il significato della parola 'prossimo'.