Lee Konitz
Lee Konitz, considerato il più importante interprete dello stile cool sul sassofono contralto, ha forgiato un sound unico tra i musicisti della sua generazione, riuscendo a percorrere una strada indipendente e alternativa rispetto a quella di Charlie Parker, il più influente sassofonista della storia del jazz. La sua carriera comincia nell'orchestra di Claude Thornhill verso la fine degli anni Quaranta, quando entra in contatto con Miles Davis e Gil Evans, con i quali parteciperà poi alle storiche incisioni di Birth of the Cool. Grande importanza nella sua fase formativa la ricopre anche Lennie Tristano, musicista con cui intrattiene un complesso rapporto e con il quale inciderà alcuni memorabili dischi: attraverso la scuola di Tristano incontra il tenorsassofonista Warne Marsh, che diventerà una sorta di suo alter ego musicale. L'ingaggio con Stan Kenton lo porterà quindi al centro della scena del jazz mondiale, segnando l'inizio della sua maturità artistica.
Andy Hamilton traccia in questo volume la storia umana e professionale di Konitz, e ne discute le idee mettendo a fuoco alcuni temi chiave: dal valore della melodia alla forma "tema con variazioni", dalle qualità del timbro al sound come cifra stilistica, fino a toccare il cuore delle sue convinzioni in merito alla dialettica fra composizione e improvvisazione. Costruito attraverso una serie di approfondite conversazioni con Konitz, il libro coinvolge nella forma dell'intervista numerosi altri personaggi fondamentali del mondo del jazz, da Gunther Schuller a Sonny Rollins ed Enrico Pieranunzi, offrendo un panorama completo e approfondito del pensiero e dell'arte del sassofonista americano, accompagnato da dettagli inediti sulle esperienze con grandi musicisti come Charles Mingus, Bud Powell e Bill Evans.