My Little China Girl. A Pechino con Culicchia

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My Little China Girl. A Pechino con Culicchia

La collana Allacarta si arricchisce di un nuovo titolo che esplora il gusto del raccontare. Questa volta è Giuseppe Culicchia a portarci a Pechino in giro per Pechino, per raccontarci la città attraverso il cibo. Il compito si annuncia subito stimolante e non privo di qualche insidia.

Perché non c'è Paese più imperscrutabile della Cina. E non c'è Paese da cui dipendiamo di più, come dimostrano le recenti vicende borsistiche. Comprendere la Cina sarà – anzi: già è – indispensabile. Giuseppe Culicchia ci ha provato a modo suo e nel modo di Allacarta, la collana di EDT che invia gli scrittori italiani in giro per il mondo per capirlo attraverso uno degli ingredienti fondamentali di ogni cultura: la cucina.

L'autore di Tutti giù per terra è stato a Pechino per una settimana ostaggio della costringente cortesia della guida turistica affiancatagli dal Segretario del Sottosegretario del Ministro. Tra grattacieli in costruzione e social network bloccati, tra alberghi scintillanti e ristoranti turistici, tra tour organizzati e spiedini di scorpione, Culicchia ha fatto l'unica cosa che davvero non doveva fare: sfidare l'autorità (a causa del suo segno zodiacale: è del Toro). E insistere fino allo sfinimento per visitare il Ristorante del Partito Comunista Cinese riportato sulla sua guida ma del quale, a Pechino, nessuno pare aver mai sentito parlare (così come dei fatti di piazza Tienanmen).

D'un tratto la commedia si fa thriller: che fine ha fatto Carla, la guida di cui Culicchia si è lamentato con l'Assistente dell'Assistente del Viceministro? Che cos'è questo grande salone deserto dominato dal ritratto di Mao che spacciano per il Ristorante del Partito Comunista Cinese? Scopritelo nelle pagine di My Little China Girl.