95 µm
la larghezza delle incisioni lasciate da Leonardo Da Vinci sulla carta, di gran pregio, sulla quale è stato realizzato l’Uomo Vitruviano, conservato alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Questa misura, il micrometro, corrisponde alla capacità dell’occhio umano di cogliere i dettagli. Le incisioni, realizzate con una finissima punta in argento, venivano ripassate con l’inchiostro solo se soddisfacevano le aspettative dell’artista.
Sviluppando un’antica tradizione, l'Uomo Vitruviano indaga i rapporti proporzionali tra le varie parti del corpo umano. La nozione vitruviana asseriva inoltre che il corpo maschile di proporzioni ideali è quello che può essere inscritto in un cerchio e in un quadrato. Leonardo estese questo campo di studi ad ambiti mai toccati prima, come il mutamento delle proporzioni del corpo umano nel corso del tempo. Secondo il modello stabilito dalla figura, dunque, un uomo si può considerare ben proporzionato se il suo piede misura circa un sesto della statura complessiva. Ciascuno faccia le sue valutazioni!