72
è un altro numero particolare, quasi magico. Il Ritratto di Gian Galeazzo Sanvitale esposto al Museo di Capodimonte a Napoli, opera del Parmigianino, mostra in primo piano un gentiluomo seduto che regge nella mano guantata un medaglione con il numero 72. Alchimisti e cabalisti si sono sbizzarriti in interpretazioni brillanti e ardite. Osserva Benvenuti: «I due numeri potrebbero essere la Luna (il 7) e Giove (il 2), a simboleggiare il calcolo delle effemeridi. Per l’alchimista, poi, i metalli sono sette (piombo, stagno, ferro, rame, mercurio, argento e oro) e due sono i principi costitutivi, sulphur e mercurius – quest’ultimo “non ha nulla in comune con il corpo volgare di questo nome”, non sia mai! Ai tempi del Parmigianino, in effetti, il concetto razionalista e matematico scientifico del mondo aveva uno sfondo complesso, in stretto contatto con il misticismo: che 72 fosse 2 elevato alla terza per 3 elevato alla seconda era sufficiente per dare a questo numero un valore magico. Specialmente a Napoli dove, come la Smorfia insegna, il significato dei numeri è un affar serio».