1973
l’anno dell’inaugurazione, il 10 aprile, del Teatro Regio di Torino ricostruito dall’architetto Carlo Mollino dopo il terribile incendio del 1936. A dominare il nuovo edificio è la linea curva: via le superfici piatte e i muri perpendicolari, spazio alla flessibilità delle curve. Benvenuti si domanda se non ci sia, nella scelta di Mollino, una qualche influenza di Antoni Gaudí, secondo il quale «la linea retta è la linea degli uomini, la curva è la linea di Dio». Moltissimi altri architetti del Novecento hanno fatto larghissimo uso di questa superficie e il libro, nel capitolo dedicato a Torino, ne spiega le ragioni, sul filo della matematica, dell’arte e della tecnica.