Su quella mappa si muove l’Europa

Saggi e narrazioni

Su quella mappa si muove l’Europa

«Questi maledetti occhiali! Ma sono costretto a portarli. Non ne posso fare a meno, senza gli occhiali il mondo attorno a me scompare in una fitta nebbia».

Una bella sfortuna per Jaroslav Rudiš, un ragazzino cecoslovacco che va pazzo per i treni: con un difetto della vista così marcato, emulare il nonno Alois e lo zio Miroslav nella carriera di ferroviere è fuori discussione. Non gli resta che coltivare la propria passione attraverso i libri, le fotografie, i plastici in scala e le visite alla piccola stazione di Lomnice, nad Popelkou, il paese in cui è cresciuto. La Cecoslovacchia fa ancora parte del blocco sovietico e i viaggi nell’Europa occidentale sono proibiti ai cittadini comuni, ma le mappe ferroviarie vengono in soccorso di Jaroslav: seguendo le tratte sulla carta riesce a viaggiare nella mente e nei sogni attraverso l'intero continente e a immaginare le stazioni e le strade di città dai nomi dal suono ipnotico, Amburgo, Vienna, Trieste.

Negli anni successivi, dopo la caduta del Muro di Berlino e l’apertura delle frontiere, l'autore di Trenomania! avrà modo di vivere le esperienze immaginate sulle mappe. I suoi viaggi, diversi dei quali sono raccontati nel libro, saranno ricchissimi di incontri e di personaggi curiosi: una donna che ha perso l'uomo che amava, un capotreno convinto di fare il mestiere più bello del mondo, un romantico signore ubriaco smarrito nei ricordi e nelle nostalgie, un controllore sfinito dal lavoro che trova la salvezza in una linea secondaria dell'Austria, la cameriera della carrozza ristorante di un treno finlandese con cui Rudiš chiacchiera di Italia e de I treni a vapore di Ivano Fossati.

La magia delle mappe, però, non è mai venuta meno. Rudiš se n'è reso conto come mai prima in un caldo pomeriggio alla stazione di Faenza, aspettando la coincidenza per Bologna al termine di un piacevole giro in Toscana. Le attese non lo hanno mai spaventato: il senso di un viaggio può consistere anche nel non arrivare, o nell'arrivare là dove non ci si aspettava, e in ogni caso c'è sempre un altro treno da prendere. Mentre passeggia nell'atrio nota appesa a una parete una grande mappa ferroviaria dell'Europa. Resterà a fissarla per un tempo lunghissimo, forse tre ore: «nei miei pensieri» ricorda nel capitolo XII, tutto dedicato all'esperienza faentina «sono lì ancora adesso».

Guardando la mappa ferroviaria dell'Europa Rudiš ha l'impressione di trovarsi di fronte a un grande corpo pulsante, con le capitali come organi vitali e le tratte simili ad arterie. Pensa ai propri viaggi lungo le linee rappresentate, uno da Berlino a Palermo e ritorno, proseguito poi verso la Scandinavia, e quelli in Germania, in Ungheria o lungo una linea di collegamento in Austria. Ricorda uno dei viaggi più folli e decisivi della storia, quello compiuto da Lenin da Zurigo a Pietrogrado per mettersi alla testa della rivoluzione bolscevica. Riflette sullo stato di salute dell'Europa e tutto sommato lo trova soddisfacente, con i treni a muovere il continente e a infondergli vita.

E alla fine pensa anche, Rudiš, ai viaggi che non ha fatto: «Vorrei andare a Kiruna in Svezia e a Narvik in Norvegia. A Corrour in Scozia. A Lisbona. A Belgrado. A Istanbul. A Mosca. L’Europa è infinita. Senza fine è l’Europa. In un’intera vita sui treni non si riesce a percorrere tutte le linee, a scendere ovunque, a mangiare qualcosa e bere una birra in tutti i bar delle stazioni. Anche se si amano i treni come li amano i patiti della ferrovia. Ma forse ci si può almeno provare».

 

Jaroslav Rudiš è nato nel 1972 a Turnov, nella Repubblica Ceca. Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e musicista, è autore di numerosi romanzi tradotti in dieci lingue: in italiano, Il cielo sotto Berlino (2010), Helsinki, dove il punk si è fermato (2018), Grandhotel. Romanzo sopra le nuvole (2019). Insieme al musicista e performer Jaromír 99 ha dato vita alla popolare trilogia a fumetti Alois Nebel e ha fondato il gruppo musicale Kafka Band. Numerosi riconoscimenti letterari cechi e tedeschi hanno premiato i suoi libri. È autore e coautore di varie opere teatrali e radiofoniche oltre che di sceneggiature cinematografiche. Vive e lavora nella Repubblica Ceca e in Germania; scrive in ceco e in tedesco.