UniverZoo è il surreale sequel delle peripezie iniziate da Sam Colam e dal professor Pico Pane in Bestiacce!

Su un’improbabile astronave i due esploratori si lanciano in una nuova avventura a caccia di specie extraterrestri mai viste in ogni angolo dell’universo. Introduce il volume una divertita prefazione di Umberto Guidoni, astrofisico ed astronauta italiano per due volte a bordo dello Space Shuttle.

Da tempo il professor Pico Pane e il suo assistente fumettista Sam Colam cercano di provare l’esistenza di animali strani e mai visti sulla Terra, ma nessuno se li fila: e allora via! Sulla loro particolarissima astronave, i due viaggiatori si lanciano a caccia di esemplari mai incontrati per arricchire il loro bestiario.

Al professor Pane e a Sam Colam s’aggiungono l’inventore Bart e Rufus, un cane dall’olfatto prodigioso. Tre uomini e un cane a bordo di un’astronave dalla linea cyberpunk risponderanno a modo loro all’eterno quesito: siamo soli nell’universo?

Non siamo soli, ma visti gli alieni che i viaggiatori siderali scoprono sui più improbabili pianeti, di sicuro siamo male accompagnati. Non c'è niente da temere, però: anche questa volta l’inevitabile fallimento della spedizione manterrà il segreto della vita su altri pianeti.

Il professore e il suo aiutante, strampalati alter ego dei due autori Pino Pace e Giorgio Sommacal, compilano un esilarante bestiario alieno, che illustra quello in cui si imbattono girovagando tra le galassie. Gli incontri si risolvono spesso in disastri e malintesi, ma regalano all’umanità che vuole crederci disegni dettagliatissimi e note accurate di esseri che non difettano di occhi, arti, antenne, messi nei posti più improbabili.

UniverZoo è un libro per ridere a creapapelle, senza limiti di spazio e di tempo! Utilizza un umorismo e un linguaggio che rapisce i ragazzi, facendosi apprezzare però anche dagli adulti. Per prendere di mira i nostri vizi e le manie si serve di alieni maleducati, puzzolenti, stravaganti e talvolta un po’ tonti. Il nuovo picture book di Pace & Sommacal dimostra una volta di più che la fantascienza può essere un mezzo per sorridere e riflettere, come ci hanno insegnato maestri del genere: Douglas Adams, Eduardo Mendoza, Stanislav Lem o Eric Russell.