Le "Basie" della chitarra

Musica

Le "Basie" della chitarra

È fuori discussione che l'orchestra Basie sia stata fin dall'inizio maestra di swing. È sempre stata una magnifica "macchina da swing", e spesso nei primi tempi fu ben altro. Al momento in cui scrivo è l'orchestra jazz che da più tempo esiste sotto la stessa direzione e senza interruzioni, salvo un biennio (1950-52) in cui Basie la sciolse e la ridusse a ottetto. Per oltre quarant'anni ha tenuto alta la bandiera di uno stile che ha radici sudoccidentali (in particolare di Kansas City), si nutre di blues e usa il riff come principale mezzo retorico e formale: il tutto espresso nella lingua e nella sintassi dello swing.

A differenza degli scenari raffinati e complessi di Ellington o Lunceford, Basie ha sempre privilegiato semplicità di forme e di trame. È anche vero che, come in Lunceford, lo stile dell'orchestra Basie è stato definito da arrangiatori, o talora in arrangiamenti orali: comunque non da un compositore della statura di Ellington o Morton. Né Basie ha mai avuto un arrangiatore fisso della statura di Sy Oliver, eccetto forse Buster Harding. Sicché perfino l'orchestra dei tempi eroici si fa ammirare più per le qualità esecutive che per profondità di invenzione o novità di scrittura.

Come detti, tali doti sono insite soprattutto nello swing dell'orchestra, e in particolare della ritmica. Quest'ultima ha fatto scorrere fiumi di inchiostro, e a buon motivo, perché è da sempre una delle gioie più splendenti e costanti del jazz: quasi sempre affidabile, quasi sempre all'altezza delle attese. Una ragione c'è, ed è Freddie Green. Per oltre quarant'anni egli ha assicurato, con fare discreto, una scansione solida, dallo swing sottile, unificando la ritmica con l'indispensabile collante armonico-timbrico tra melodia e basso nel registro medio: in breve, garantendo tutte le funzioni orizzontali e verticali che sono l'essenza del grande swing. Ma l ruolo di Green nella ritmica di Basie - e per estensione della chitarra in questo tipo di ritmica - è divenuto possibile solo negli anni Trenta, quando le capacità tecniche dei membri del quartetto ritmico sono aumentate e le loro funzioni interne si sono rimescolate, diventando inoltre più chiare e distinte.

Gunther Schuller
Il jazz - L'era dello Swing - Le grandi orchestre nere
dal capitolo "Basie"