Norman Lewis reporter di 'nera' in Barbagia
Nell’ottobre del 1962 due coniugi inglesi, Edmund e Vera Townley, sono trovati uccisi a colpi di fucile in un prato poco fuori dall’abitato di Orgosolo. Il misterioso doppio omicidio, in un’epoca in cui la Sardegna non era ancora una frequentata meta turistica, rimbalza sulla stampa di tutto il mondo.
Il giornale inglese «The Telegraph» ingaggia per la circostanza un reporter di gran lusso, Norman Lewis, che risponde con una inchiesta che è anche un magistrale pezzo di letteratura di viaggio. Come in un poliziesco, Lewis indaga sull’ambiente che circonda il delitto, portando alla luce la sanguinosa faida che nella secolare tradizione della “vendetta” contrapponeva due famiglie di Orgosolo, i Muscau e i Mesina, e che era costata già oltre 500 morti a un paese che contava 4500 abitanti; ma soprattutto racconta con il passo e l’eleganza del grande narratore una terra considerata all’epoca la regione più arcaica d’Europa, la Barbagia, con le sue tradizioni e la sua cultura tuttora per molti versi sconosciuta.
Il reportage di Lewis è accompagnato dalla pubblicazione per la prima volta in Italia del set completo delle straordinarie fotografie scattate nel 1954 a Orgosolo dal grande fotografo argentino Pablo Volta per conto dell’editore francese Buchet-Chastel: documentazione visiva originale di una società e di un’epoca affasci- nante e drammatica, al tempo stesso vicina e lontanissima.
Norman Lewis, definito da Graham Greene uno dei massimi scrittori del XX secolo, è autore di 13 libri di narrativa di viaggio e altrettanti, meno conosciuti, romanzi. Fra i titoli pubblicati in italiano, Un dragone apparente. Viaggi in Vietnam, Laos e Cambogia (EDT 2016), Napoli ’44 (Adelphi 1993), La dea nelle pietre. Viaggi in India (Feltrinelli 1993).