10
significa perfezione per la scuola di Pitagora, la cui dottrina individuava nel numero, inteso come cosa concreta, il principio della realtà. I pitagorici trovavano corrispondenze magico-religiose tra alcuni numeri e gli aspetti più diversi della vita: l’1 esprimeva l’intelligenza, immobile e identica a se stessa; il 2 l’opinione, che oscilla incerta tra direzioni opposte; il 5 il matrimonio in quanto unione del primo numero pari e del primo dispari (all’1 era attribuita una natura insieme pari e dispari).
Nella Scuola di Atene, l’affresco di Raffaello situato nella Stanza della Segnatura all’interno dei Palazzi Apostolici, Pitagora regge con la mano una lavagnetta che riporta alcune figure. In basso, in particolare, si nota una “X" sormontata da un triangolo equilatero composto da dieci trattini verticali. Si tratta della rappresentazione pitagorica del 10, il numero perfetto: la X è il segno romano che esprime il 10, il triangolo è la raffigurazione visiva della tetraktys, la mistica decade formata da 1+2+3+4, simbolo dell’armonia dell’universo.
