Lee Konitz. Conversazioni sull'arte dell'improvvisatore
Dalla collaborazione tra EDT e Siena Jazz, un'approfondita e documentata ricognizione della vita e della carriera di Lee Konitz, uno dei maestri viventi del jazz e grande virtuoso dell'improvvisazione.
Condotta attraverso interviste e conversazioni con Konitz, l'indagine di Hamilton restituisce un quadro dettagliato dell'avventura musicale del sassofonista e dei suoi incontri con figure chiave come Miles Davis, Stan Kenton, Warne Marsh, Lennie Tristano, Charles Mingus, Bud Powell e Bill Evans.
Nato nel 1927 a Chicago e ancora in piena attività con musicisti che potrebbero essere suoi nipoti, Lee Konitz ha il grande merito di aver costituito nello sviluppo del jazz una figura alternativa a quella di Charlie Parker. Lo stesso Parker riconosceva l’originalità di Konitz, al quale in larga parte si deve lo sviluppo e la popolarità del cosiddetto “cool jazz”.
Il libro è strutturato come una lunga e articolata conversazione tra Lee Konitz e Andy Hamilton, studioso inglese che unisce l’attività giornalistica alla riflessione filosofico-estetica sull’improvvisazione. Come è suo costume, Konitz si esprime senza reticenze sui colleghi, parlando però con sincerità anche delle proprie debolezze e paure.
Danno inoltre il loro contributo, commentando la musica di Konitz e la sua carriera, figure chiave della storia del jazz come Sonny Rollins, Ornette Coleman e Wayne Shorter, colleghi sassofonisti come Evan Parker, musicisti più giovani come John Zorn e Bill Frisell, pianisti come Paul Bley, compositori come George Russell e Kenny Wheeler.
Il libro è completato da una discografia selezionata e da una speciale bibliografia italiana.